Chiamati alla cura del creato

Papa Francesco non dimentica mai di ricordarci come la cura del creato debba essere una delle principali chiamate dell’essere umano. Una chiamata a conservare un dono che andrà trasferito e affidato alle future generazioni, che meritano di ricevere un dono meraviglioso. Chi farebbe ai propri figli un regalo brutto rovinato, privato di quella dimensione di sogno che si portano con sé i regali.

Possiamo e dobbiamo avere il coraggio di immaginare un mondo nuovo, pulito, sostenibile e accogliente. Immaginarlo non nel senso di scappare dalla realtà in un mondo lontano, ma approfondendola, capendola, per vedere oltre il semplice istante e trovare nel mondo che ci circonda le soluzioni che già esistono. Come il bravo contadino può vedere un intero frutteto nel seme custodito in una mela.

PULIZIA DEI FOSSI E SEGNATURA DEI SENTIERI

È con questa idea che anche quest’anno noi giovani della parrocchia con gli adolescenti, i bambini e i genitori, in collaborazione con il Gruppo Sella, per un giorno ci prenderemo cura del creato che ci circonda. Cercheremo di dedicarci all’ambiente non con l’idea di gestire un oggetto che possediamo, ma di occuparci di qualcosa di cui siamo parte integrante, per diventare in un certo senso tutori di noi stessi e soprattutto delle future generazioni.

Nel pratico ci occuperemo di ripulire i fossi del nostro borgo, spesso scambiati per piccole discariche a cielo aperto, rimarcheremo i sentieri del monte per renderlo più accessibile e apprezzabile a tutti coloro che desiderano scoprire e riscoprire i sentieri del Mascheda, dai più tranquilli ai più impegnativi; dedicheremo tempo al brolo della canonica dove negli ultimi anni ha sempre più preso forma l’orto della comunità che mira ad essere un piacevole punto di incontro per tutti, immerso nel verde e nella quiete. Nello spirito della comunità il gruppo Sella offrirà a tutti un momento di convivialità con una merenda condivisa. Questo 25 aprile avremo nuovamente occasione di riscoprire che prendersi cura dell’ambiente è qualcosa di concreto, un impegno da rinnovare ogni volta che ci lasciamo meravigliare dalla bellezza che ci circonda. Un agire pratico e determinato che si concretizza nell’atto gratuito e benevolo di cura verso il prossimo.

Giacomo e i giovani della parrocchia

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