Qualsiasi momento è buono per incominciare…

Il territorio è la casa fisica e culturale dei suoi abitanti; le radici (pendici) del monte Mascheda sono una “certezza” che accoglie e ripara, offrendo le sue peculiarità e la sua pace verde. La parete che incombe sul nostro borgo, ripida, rocciosa, a tratti rude, sa anche offrire tesori naturali a chi li voglia scoprire: rari e stupendi fiori, rocce cesellate dal tempo, anfratti e grotte. Percorrendo alcuni sentieri lo sguardo spazia dalle colline moreniche fino agli Appennini. Questa parte di monte è tuttavia fragile. Da sempre, si sa, le montagne si fessurano, si rompono e cadono a valle, specialmente quelle calcaree. Questa è un’evoluzione naturale delle pareti di roccia, dove non esiste il rischio zero. Per questo qualche anno fa è stato avviato il monitoraggio con droni del versante ovest del Mascheda e si è proceduto all’installazione di reti paramassi a metà del sentiero della Ruta, a protezione di possibili distacchi di rocce: tutto per rendere più sicure le abitazioni sottostanti e la fruizione di questo prezioso bene che Caionvico possiede, con la speranza che siano di stimolo all’assunzione da parte di tutti di comportamenti coerenti con il rispetto e la valorizzazione.

LE ORIGINI

La passione per la natura e la salvaguardia di questo splendido ambiente è stata la scintilla che ha permesso nel 1976 la nascita del primo nucleo del “Gruppo Ecologico Antincendio Sella”. L’idea di fondo era quella di garantirne la protezione e la cura mantenendo ordinati e percorribili i sentieri e spegnendo gli incendi che, in quegli anni, rappresentavano un fenomeno devastante e fornendo un supporto significativo alla guardia forestale.

Inoltre, a seguito dell’industrializzazione, si stava verificando il progressivo abbandono da parte dei nostri contadini delle tradizionali attività di coltivazione della vite, pulizia e taglio del bosco, consolidamento del suolo, che garantivano un presidio quanto mai vitale per la collina che rischiava di rimanere abbandonata a se stessa. 

La protezione del nostro monte divenne pertanto una priorità che portò a sviluppare una maggiore sensibilità ecologica in tempi in cui il volontariato in questo settore era quasi inesistente. Gli incontri promossi ogni anno, soprattutto in occasione della Festa della montagna, come le tante collaborazioni ed esperienze con altri gruppi e persone impegnati nel campo ambientale e nella scoperta di paradisi naturali, ci hanno abituato a considerare questi argomenti tutt’altro che marginali e hanno aumentato l’interesse e la conoscenza di ciò che ci circonda e quanto sia importante dedicarsi alla sua cura e difesa.

UN IMPEGNO A 360 GRADI

Molti gli ambiti nei quali il Gruppo ha poi sviluppato negli anni la sua azione e il suo impegno, sempre all’insegna della salvaguardia della natura e della formazione delle coscienze di grandi e piccoli: da ricordare la collaborazione con le scuole per progetti di educazione ambientale e di conoscenza del territorio; la realizzazione della croce azzurra; la costruzione della Casina Sella sui resti di un vecchio capanno di caccia, volutamente senza porta, aperta all’accoglienza; la sostituzione, all’interno della grotta Tampa, della vecchia e consunta immagine della Vergine con una nuova icona della Madonna con il Bambino; la realizzazione, in oratorio, della nuova tettoia antisismica, essenziale per tutte le attività.

L’impegno per la pace ha trovato espressione nell’adesione alla Tavola della Pace Brescia Est e nell’organizzazione e promozione della “Marcia per la Pace”, ogni 1° gennaio. Sul sagrato della chiesa è stata piantumata una pianta di cachi, nata dall’albero che, a Nagasaki nell’agosto 1945, resistette alla catastrofe nucleare.

Più recentemente, il Gruppo, oltre a continuare nel lavoro di manutenzione ordinaria dei sentieri, è impegnato nella manutenzione del vecchio brolo della Canonica, trasformando questo angolo in un’oasi di biodiversità.

Non è mancata l’attenzione all’aspetto solidale con iniziative che ogni anno spingono a dare attenzione e sostegno a comunità e persone che vivono nella povertà e nel disagio.

ISCRIZIONE AL TERZO SETTORE

Lo scorso anno, e precisamente il 20 dicembre 2023, il Gruppo Sella ha vissuto un momento importante della sua storia. In una partecipata assemblea dei soci è stata deliberata l’iscrizione al Terzo Settore, come organizzazione di volontariato “ODV”, adeguando lo statuto, come previsto dal D. Lgs. 117/2017 che regola gli Enti del Terzo Settore, ottenendo così la possibilità di continuare il rapporto con l’Ente Parco delle Colline di Brescia e rinnovando il Patto di Collaborazione.

LA CULTURA DEL NOI

Purtroppo, da qualche anno, è in corso una trasformazione della società, ed anche nel nostro quartiere le cose non sono da meno. Internet, ad esempio, ci aiuta in tante cose ma, paradossalmente, allontana le persone dalla realtà e dalle relazioni personali.

Per contrastare questo, il Sella, che sin dall’inizio si è dato uno stile accogliente e inclusivo, ha coinvolto tutti i gruppi considerandoli il vero motore del paese, proponendo di lavorare insieme per una cultura del noi, reagendo e scongiurando la possibilità che diventi un luogo fermo, spento, senza servizi, senza iniziative e attività importanti, evitando la deriva verso un quartiere dormitorio.

La riconferma all’unanimità come presidente mi induce a una riflessione finale. La passione che mi animava, dopo questi lunghi anni, non è venuta meno. L’entusiasmo, l’amicizia con tanti, il rispetto delle persone e delle idee che ha sempre ispirato la nostra azione è stata la chiave che ci ha tenuto uniti. Il cammino è stato certamente più lungo di quanto ottimisticamente avessimo potuto immaginare, più impegnativo, più articolato, più arricchente, più appagante.

Con questi amici abbiamo condiviso un impegno, una passione, un ideale. Ora sento il dovere non rituale di ringraziare tutti coloro che si sono spesi anche per un breve periodo o per una sola iniziativa perché il “Sella” di oggi esiste grazie a loro e a quegli amici che ci hanno preceduto, ai quali va il nostro ricordo affettuoso, la nostra riconoscenza.

INVITO AI GIOVANI

Per il futuro vorrei lanciare un invito ai giovani, dicendo loro di non essere indifferenti, che quando ci prendiamo a cuore il benessere di un luogo, della comunità in cui viviamo, non solo contribuiamo a creare un ambiente più sano e prospero per tutti, ma anche a costruire legami più solidi e relazioni più significative.

Inoltre, investire nell’interesse generale ci porta spesso a scoprire nuove prospettive, a sviluppare empatia e crescere come individui.

Prendersi cura, rendersi disponibili per migliorare il luogo dove si vive non è solo un atto di altruismo, ma anche un investimento per il nostro futuro e per la nostra felicità a lungo termine.

Preserviamo questo angolo di terra dai ritmi dissennati di una società che ha perso il gusto del vivere e dello stare insieme.

Qualsiasi momento è buono per incominciare…

La nostra porta è sempre aperta.

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